1514 posti nei ruoli del Ministero del lavoro e delle politiche sociali


Posti messi concorso:


Profilo di ispettore del lavoro Codice CU/ISPL

691 unita’ per il profilo di Ispettore del  lavoro, Area III – F1, da inquadrare nei ruoli dell’Ispettorato nazionale del lavoro, di cui n. 64  (sessantaquattro) riservati  al  personale  di ruolo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ai sensi  dell’art.  52, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165:

TITOLI DI STUDIO RICHIESTI:

Lauree magistrali (LM) in: LMG/01  –  Giurisprudenza;  LM-63  – Scienze  delle  pubbliche  amministrazioni  o  titoli  equiparati  ed equipollenti secondo la normativa vigente;

Lauree specialistiche (LS) in: 22/S – Giurisprudenza;  102/S  – Teoria e tecniche della normazione e  dell’informazione  giuridica  o titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente;

Diploma di laurea (DL) in: giurisprudenza o  titoli  equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente;

Laurea (L) in: L-14 – Scienze dei  servizi  giuridici,  L-16  – Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione,  L-36  –  Scienze politiche  e  delle  relazioni  internazionali  o  titoli  equiparati secondo la normativa vigente.


 Profilo amministrativo/funzionari area amministrativa giuridico contenzioso Codice CU/GIUL

 823 unita’ cosi’ suddivise: 

A) 131  unita‘  per  il  profilo  di  funzionario  area amministrativa giuridico contenzioso, area III –  F1,  da  inquadrare nei ruoli dell’Ispettorato  nazionale  del  lavoro,  di  cui  tredici riservati  al  personale  di  ruolo  dell’Ispettorato  nazionale  del lavoro, ai sensi dell’art. 52, comma 1-bis, del  decreto  legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

TITOLI DI STUDIO RICHIESTI:

  • lauree magistrali (LM) in: LMG/01 – Giurisprudenza;  LM-63  -Scienze  delle  pubbliche  amministrazioni;  LM-62  –  Scienze  della politica o titoli equiparati ed equipollenti  secondo  la  normativa vigente;
  • lauree specialistiche (LS) in: 22/S – Giurisprudenza; 102/S – Teoria e tecniche della  normazione  e  dell’informazione  giuridica; 71/S – Scienze delle pubbliche amministrazioni; 70/S – Scienza  della politica o titoli equiparati ed  equipollenti  secondo  la  normativa vigente;
  • diploma di laurea (DL) in: giurisprudenza o titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa; classi di laurea (L) in: L14 – Scienze dei servizi giuridici, L16 –  Scienze  dell’amministrazione  e  dell’organizzazione,  L36  – Scienze  politiche  e  delle  relazioni   internazionali   o   titoli equiparati secondo la normativa vigente;

B) 635  unita’  per  il   profilo   professionale amministrativo, area C, livello economico C1, da inquadrare nei ruoli dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni  sul lavoro, di  cui  centoventisette  riservati  al  personale  di  ruolo dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni  sul lavoro, ai sensi dell’art. 52, comma 1-bis, del  decreto  legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

TITOLI DI STUDIO RICHIESTI:

laurea (L), diploma di laurea  (DL), laurea specialistica (LS), laurea magistrale (LM)

C) 57  unita’  per  il  profilo  di  funzionario  area amministrativa giuridico contenzioso, area funzionale III  –  F1,  da inquadrare nei ruoli del  Ministero  del  lavoro  e  delle  politiche sociali, di cui sei riservati al personale di ruolo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell’art. 52, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

TITOLI DI STUDIO RICHIESTI:

  • lauree magistrali (LM) in: LMG/01 – Giurisprudenza;  LM-63  -Scienze  delle  pubbliche  amministrazioni;  LM-62  –  Scienze  della politica o titoli equiparati ed equipollenti  secondo  la  normativa vigente;
  • lauree specialistiche (LS) in: 22/S – Giurisprudenza; 102/S – Teoria e tecniche della  normazione  e  dell’informazione  giuridica; 71/S – Scienze delle pubbliche amministrazioni; 70/S – Scienza  della politica o titoli equiparati ed  equipollenti  secondo  la  normativa vigente;
  • diploma di laurea (DL) in: giurisprudenza o titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa; classi di laurea (L) in: L14 – Scienze dei servizi giuridici, L16 –  Scienze  dell’amministrazione  e  dell’organizzazione,  L36  – Scienze  politiche  e  delle  relazioni   internazionali   o   titoli equiparati secondo la normativa vigente;

PROVE DEL CONCORSO:

  •  una prova preselettiva, secondo la disciplina  dell’art.  6,ai fini dell’ammissione alla prova scritta, comune a tutti i  profili professionali  di  cui  al  precedente  art.  1,  comma  1,  che   la Commissione RIPAM si  riserva  di  svolgere  qualora  il  numero  dei candidati  che  abbiano  presentato  domanda  di  partecipazione   al concorso sia pari o superiore a due volte il numero dei posti messi a concorso;
  • una prova selettiva scritta, secondo la disciplina dell’art.7, distinta per i profili professionali di cui al precedente art.  1,comma 1,  riservata  ai  candidati  che  avranno superato  la  prova preselettiva di cui alla precedente lettera a;
  • una prova selettiva orale, secondo la  disciplina  dell’art.8, per ciascuno dei profili messi a concorso  di  cui  al  precedente art. 1, comma 1, che dovra’ essere  sostenuta  da  tutti  coloro  cheavranno superato la prova di cui alla precedente lettera b.

MATERIE E MODALITA’ DELLA PROVA PRESELETTIVA COMUNE

La prova preselettiva, comune ai profili professionali consistera’  in  un  test,  da  risolvere  in sessanta minuti, composto da sessanta quesiti a risposta multipla  di cui:

  • quaranta  attitudinali   per   la   verifica   della   capacita’ logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale
  • venti diretti a verificare la conoscenza  delle  seguenti  materie: diritto  costituzionale,  diritto  amministrativo   con   particolare riferimento  alla  normativa  in  materia  di  accesso  ai  documenti amministrativi,   trasparenza,   prevenzione   e   contrasto    della corruzione; diritto del lavoro e legislazione sociale; disciplina del lavoro pubblico. 

 Sono  esentati   dalla   prova   preselettiva   i   candidati diversamente abili con percentuale di invalidita’  pari  o  superiore all’80%, in base all’art. 20, comma 2-bis,  della  legge  5  febbraio 1992, n. 104.